Tutto sulle barche a vela: quanto costano, tipologie, attrezzature e destinazioni

Storia delle barche a vela, in breve 

La barca a vela è sinonimo di svago, competizione, avventure e lusso, ma sappiamo che in origine il suo uso era ben diverso. I primi popoli a conoscere e a sfruttare le potenzialità della barca a vela furono i Fenici, i Babilonesi e gli Egizi. Proprio grazie a questi ultimi abbiamo una documentazione certa della presenza di questo tipo di barca, usata all’epoca per i commerci lungo il Nilo. Lo testimoniano alcuni dipinti presenti nelle tombe dei faraoni, giunti integri fino a noi.

Nella nostra epoca le tipologie di barca a vela esistenti sono principalmente due, mentre i tipi di vela sono più numerosi. Anche le dimensioni delle barche a vela possono variare e con esse le caratteristiche tecniche e di conseguenza il costo.

Non sappiamo con esattezza il momento in cui l’uomo iniziò a sfruttare il vento per navigare nel mare. L’invenzione della vela però ha una data e un luogo di origine che sembrano trovare delle conferme: si pensa infatti che la sua nascita si possa collocare intorno al 3500 a.C. nell’ area del Mar Rosso o del Golfo Persico.

Interessante l’evoluzione della vela nel corso del tempo: si sa che gli Egizi per realizzarla utilizzavano la paglia intrecciata, i Fenici il lino e i Greci invece si servivano di canapa spalmata di catrame.

Oltre all’acquisto si può valutare l’opzione dell’affitto, un’opportunità ideale per chi non è esperto di navigazione ma vuole comunque vivere l’esperienza di una vacanza in barca a vela all’insegna di sole, mare, spiagge incantevoli, magari con l’aggiunta di tappe culturali e gastronomiche.

In questo articolo potrai conoscere tutto sulla barca a vela. Dalle tipologie di imbarcazione al costo dell’acquisto e del noleggio, dalla possibilità di imparare a condurla, fino all’attrezzatura necessaria e all’abbigliamento più adatto.

Inoltre, se per questa estate stai pensando ad una vacanza in barca a vela, qui potrai scoprire mete e itinerari per vivere un’esperienza indimenticabile.

Tipologie di barca a vela: cosa le differenzia?

Ecco l’esempio di tre celebri imbarcazioni del passato che utilizzavano la vela.

  • Caravella: le tre più famose hanno un nome, la Nina, la Pinta e la Santa Maria e sono state utilizzate da Cristoforo Colombo nel viaggio che lo ha condotto alla scoperta dell’America, nel 1492. L’uso della caravella era infatti principalmente indicato per le esplorazioni via mare;
  • Galeone: era un veliero da guerra molto diffuso tra il 1500 e il 1600. Aveva tra i 3 e i 5 alberi;
  • Clipper: usata a fine ‘800, si caratterizzava per i tre alberi e le molte vele.

Oggi esistono due principali tipologie di barche a vela, mentre vi sono numerose varianti per quanto riguarda le vele. Conoscere le opzioni disponibili permette di valutare con più attenzione e decidere in modo più consapevole sia in caso di acquisto che di noleggio.

  • Monoscafo: si tratta di una barca a vela con un solo scafo e rappresenta la tipologia di barca a vela più comune. La peculiarità del monoscafo è avere vele triangolari ed essere realizzato con materiali leggeri e performanti. Efficiente, permette di navigare per più giorni, con un ottimo compromesso tra comfort e prestazioni;
  • Multiscafo: questa tipologia di barca a vela presenta invece più scafi, come si può comprendere dal nome. Ciò che la differenzia dal monoscafo è la maggiore stabilità data dalla distanza presente tra baricentro e bordo degli scafi. La tipologia più conosciuta di multiscafo è il catamarano, soluzione di barca a vela amata da chi non sa rinunciare a comodità e lusso durante i propri viaggi o vacanze. Oltre alla distinzione tra monoscafo e multiscafo, le barche a vela si differenziano anche per altri aspetti, come il tipo e il numero di alberi e vele. Inoltre, gli scopi d’uso possono variare, influenzando di conseguenza le caratteristiche delle imbarcazioni. La barca a vela destinata ad uso sportivo, ad esempio, è progettata per essere efficiente e facilmente manovrabile, ma non offre lo stesso comfort e attrezzatura di una invece pensata per trascorrere qualche giorno di relax in mezzo al mare.

Quanto costa in media una barca a vela?

Quando si decide di acquistare una barca a vela serve prestare attenzione a diversi aspetti per essere certi di fare la scelta giusta.
Per prima cosa serve chiarirsi bene le idee su ciò che si sta cercando: si tratta di un’imbarcazione per uso sportivo o per escursioni? La navigazione sarà prevalentemente lungo le coste o in mare aperto?

Tenendo conto del proprio budget si può dunque valutare quali caratteristiche ed eventuali optional può avere la barca, di quale attrezzatura necessita e naturalmente quali sono i costi di assicurazione, manutenzione e ormeggio.
Se si tratta della prima barca a vela che si acquista, meglio sceglierla di piccole dimensioni (6-7 metri) e possibilmente leggera. Ciò infatti comporta non solo maggiore facilità nella navigazione, ma anche minori costi in termini ad esempio di manutenzione, ricambi e ormeggio. Il costo medio di una barca a vela di piccole dimensioni si aggira tra i 15000 e i 28000 euro.
Oggi la misura più richiesta di barche a vela è 10 metri, una dimensione ritenuta ideale per avere sufficiente spazio e dunque navigare comodamente con la famiglia. Mediamente una barca a vela di queste dimensioni ha un costo di 80000 euro, ma ne esistono anche di molto più costose.
E invece, quanto costa in media una barca a vela a noleggio?

Quella del noleggio è la soluzione che solitamente viene adottata da chi desidera vivere un’esperienza di vacanza diversa dal solito. In questo caso il costo dipende da diversi fattori, quantificati a pacchetto, che includono elementi come il tragitto, il numero di persone, le comodità a bordo e la presenza o meno di uno skipper. L’assenza di questo, se già presente qualcuno di esperto nella navigazione tra i viaggiatori, riduce i costi che in questo caso si possono quantificare sui 150-200 euro al giorno. Se si pensa invece ad una vacanza in barca a vela con lo skipper si possono spendere, di una settimana con crew di 8 persone, una cifra che si aggira tra i 1200 e i 1500 euro.

Barca a vela: corsi e patente per navigare

Se si desidera imparare a navigare in barca a vela è possibile frequentare specifici corsi in modo da conoscere le basi per poi perfezionare la tecnica.
Il tempo che occorre per completare un corso dipende molto da quanto ci si dedica e impegna in termini di ore e determinazione.
Il consiglio, se si ama davvero navigare, è di non fermarsi al corso base ma proseguire con uno avanzato in modo tale da acquisire maggiore sicurezza in mare.

Quali requisiti servono?
Si può guidare senza patente a partire dai 14 anni di età, secondo certi parametri previsti. Serve invece essere in possesso di una patente nautica se:

  • l’imbarcazione ha un motore superiore a 40,8 cv (o supera una certa cilindrata), o si tratta di un natante che richiede nello specifico la patente nautica;
  • si viaggia oltre le 6 miglia dalla costa.

La patente di vela si può conseguire dal 18° anno di età, proprio come avviene per l’auto. Grazie a questa si ottiene l’abilitazione sia per imbarcazioni a motore che a vela.

Qual è la barca a vela più grande del mondo?

La barca a vela più grande del mondo è lunga ben 142,81 metri, larga 24,88 metri per 90 metri di altezza e un peso di 12600 tonnellate.
Si chiama Sailing Yacht A, è stata varata nel 2017 a Nobiskrug e può ospitare contemporaneamente 20 passeggeri e 54 membri dell’equipaggio. Ha otto ponti, uno dei quali dedicato all’atterraggio degli elicotteri e tre alberi con una superficie complessiva delle vele che supera la grandezza di un campo da calcio.
Altra peculiarità che la rende unica: la chiglia in vetro. Questa ha una superficie di 18 metri e permette durante il viaggio di godere dello straordinario spettacolo offerto dal mare.

Dove andare in vacanza in barca a vela?

Le destinazioni che si possono raggiungere in barca a vela sono davvero molte e tutte ricche di fascino.
Per il 2024, Il Giornale della Vela ha individuato 20 mete nel mondo.

Tra queste:

  • Suwarrow. Un atollo nell’arcipelago delle Isole Cook, nell’Oceano Pacifico, con una spettacolare barriera corallina e abitato da coloni polinesiani fino dall’epoca preistorica.
  • Isole Svalbard. Si trovano tra la Norvegia e il Polo Nord, nel Mare Glaciale Artico. Una meta molto apprezzata da chi ama la natura e il mare grazie all’ ambiente artico incontaminato e all’affascinante fauna.
  • Islas del Rosario. Si trovano in Colombia, a 13 miglia da Cartagena. Le trenta isole si possono raggiungere solo via mare e appartengono al Parco Naturale Nazionale Corales del Rosario e San Bernardo.

Vacanze in barca a vela in Italia

Altre mete affascinanti per viaggiare in barca a vela sono le isole Greche così come la Riviera Francese, ma se si volesse rimanere in Italia?
Le vacanze in barca a vela offrono la possibilità di esplorare molto bene posti meravigliosi anche della nostra Penisola e ammirare paesaggi naturali unici, borghi pittoreschi e porticcioli caratteristici.

Nel nostro Paese c’è davvero l’imbarazzo della scelta, sia che si decida di esplorare le isole maggiori, gli arcipelaghi o le baie e le rade lungo la costa.
Lungo tutta la Penisola infatti, così come al suo largo, è possibile solcare mari cristallini, vivere tramonti da sogno e scendere a terra per esplorare il territorio tra luoghi di interesse storico-artistico, shopping e ottimo cibo.
Ecco tre idee per una vacanza in barca a vela in Italia.

  • 1. Visitare la Liguria in barca a vela: dal Golfo dei Poeti al Golfo Paradiso

Si parte dal Golfo dei Poeti e per l’esattezza dalla romantica Portovenere dove, tra le mura del Castello e la chiesa di San Pietro, si insinua una cavità profonda ben 20 metri nota come la grotta di Byron, caratterizzata da una bianca scogliera verticale.
Da qui si possono quindi raggiungere le Cinque Terre, patrimonio dell’UNESCO dal 1997 e lasciarsi ammaliare dai caratteristici e colorati villaggi di pescatori, arroccati su una costa particolarmente aspra. Questa si caratterizza per la presenza di vigneti e uliveti terrazzati, realizzati nel corso dei secoli dagli abitanti e per i sentieri a picco sul mare, oggi percorsi dagli amanti del trekking.
Si prosegue per arrivare all’elegante Portofino. La posizione, in una baia dalla forma di mezzaluna, rende questo luogo molto scenografico. Una caratteristica che ha reso Portofino una meta amata da tanti personaggi dello spettacolo e della cultura fin dal secolo scorso.
L’ultima parte del tour prevede l’approdo a Camogli e dunque al Golfo Paradiso, un nome che richiama perfettamente la bellezza di questo luogo. Giunti qui è impossibile non scendere per ammirare i palazzi decorati a trompe l'oeil e assaggiare la famosa focaccia camoglina.

  • 2. Vacanze in barca a vela alle isole Eolie

Un giro in barca a vela nelle isole Eolie è l’ideale per chi desidera conoscere la bellezza e le caratteristiche delle sette isole che compongono questo arcipelago così famoso. Lipari è la più grande delle isole Eolie e una fermata qui è d’obbligo, a patto però di non avere fretta di ripartire subito. Oltre a distendersi al sole in una delle splendide spiagge di pomice, si può infatti anche girare l’isola per ammirare le sue bellezze storiche, artistiche e paesaggistiche.
Salina invece è consigliata per una tappa culinaria dove assaggiare le prelibatezze della gastronomia locale.

Il viaggio poi prosegue con un salto nella natura più primitiva con due tappe: una a Vulcano e una a Stromboli, due isole capaci di riempire gli occhi e catturare l’anima. Ripresa la navigazione, si cambia del tutto scenario una volta giunti a Panarea, un’isola famosa in particolare per la sua movida.

Infine si incontrano Alicudi e Filicudi, due isole tranquille dove si può entrare in contatto con la natura e trovare un po’ di relax.

  • 3. Vacanze in barca a vela in Salento

Se state pensando di visitare il Salento in barca a vela, consigliamo questo itinerario: si parte da Gallipoli, città che sorge su un’isola, collegata alla terraferma grazie ad un antico ponte. Si distingue per le trecentesche mura difensive e la sua posizione: da qui infatti è possibile assistere ad un tramonto mozzafiato.

Una volta salpati, si passa per Torre Mozza e si arriva alle spiagge di Ugento e Pescoluse, dette le “Maldive del Salento”. Il viaggio prosegue per giungere a Santa Maria di Leuca, “ il tacco d’Italia”: qui Mar Ionio e Adriatico si incrociano e le coste di Albania e Grecia sono davvero vicine.

Si prosegue per Tricase Porto per giungere a Castro Marina, tra grotte marine, spiagge di roccia e mare cristallino. Il viaggio prosegue con la tappa successiva: Porto Badisco dove la natura prende il sopravvento su tutto.
Dopo tanto mare, natura e spiagge da sogno si arriva nella bellissima Otranto, una città tutta da scoprire. Il castello aragonese e la cattedrale di Santa Maria Annunziata, con il suo enorme mosaico, sono due dei principali motivi per cui vale la pena scendere a terra.
Si riparte per le ultime due mete: Torre dell’Orso e San Cataldo per godere nuovamente di tanto mare e natura. Giunti qui e scesi a terra, si può raggiungere Lecce e lasciarsi incantare dalle sue architetture barocche.

Abbigliamento e attrezzatura. Cosa portare in barca a vela?

Definito tutto, dall’imbarcazione perfetta alla meta da raggiungere, vediamo ora cosa è indispensabile avere con sé.

Per quanto riguarda l’abbigliamento da barca a vela, è consigliato vestirsi in modo pratico e comodo, nonché idoneo alla stagione e al tipo di viaggio. In generale, vanno bene t-shirt, felpe, bermuda e tute, meglio se in tessuti traspiranti che si asciugano facilmente e non si stropicciano: in estate sono perfetti il lino e il cotone. Ovviamente, se siete in barca a vela per una vacanza, è abbastanza scontato che ci siano in valigia anche un paio di costumi da bagno.



Sono famose le scarpe da barca a vela, ormai diventate un tipo di scarpa molto utilizzata anche in città. Stiamo parlando delle boat shoes, calzature realizzate in tela o pelle, dotate di suola in gomma appositamente progettata per garantire un'aderenza ottimale su superfici bagnate e lisce, con cuciture e lacci particolarmente resistenti. Grazie alla loro struttura, le scarpe da barca sono ideali per essere indossate senza calze.

L'inventore delle scarpe da barca è Paul A. Sperry, uomo d'affari e navigatore, che nel 1935 decise di disegnare le boat shoes dopo un incidente in mare, durante il quale scivolò sul ponte. Quest'esperienza spinse Sperry a creare delle scarpe antiscivolo che riscossero un notevole successo nei decenni successivi. Nel 1939, le boat shoes divennero ufficialmente le calzature della Marina degli Stati Uniti e furono adottate come parte dell'uniforme casual dell'Accademia Navale degli Stati Uniti.

Durante la vostra vacanza in barca a vela, scegliete mocassini con suola in gomma o morbida per camminare senza problemi in barca e prediligete camicie in lino o cotone e pantaloni leggeri morbidi. Spazio anche agli accessori per un look da barca a vela perfettamente estivo, con braccialetti e cappelli.



I braccialetti Aua sono ideali per rendere originali i tuoi outfit estivi! Sceglili in base alla destinazione del tuo viaggio: ogni bracciale Aua è infatti ispirato ai colori delle più belle destinazioni italiane.

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Quali accessori portare durante una vacanza o un giro in barca a vela?

Ecco quali accessori sono indispensabili per chi va in barca a vela:

  • giacca antivento: quando ci si trova in mezzo al mare il vento è un compagno di viaggio. Per questo si raccomanda di portare una giacca di questo tipo. Meglio se si ha con sé anche una cerata perché utilissima in caso di pioggia;
  • cappellino da sole: fondamentale per proteggere la testa esposta anche per ore al sole;
  • crema solare e doposole: una protezione alta è consigliata così come una crema che possa lenire in caso di arrossamenti e scottature;
  • occhiali da sole: anche gli occhi vanno protetti in modo adeguato dai riflessi. Attenzione che le lenti abbiano filtri capaci di proteggere davvero;
  • scarpe da ginnastica: vanno bene purché comode e con le suole bianche. In questo modo si evita di rigare il ponte della barca.

Oltre all’occorrente per l’igiene personale, è bene ricordare di portare con sé i medicinali utili, anche quelli per un possibile mal di mare.

Inoltre, è necessario avere un documento di identità valido e non scordare cellulare e relativo caricabatterie. Nella barca, quando si parte per una vacanza di più giorni, serve verificare che ci sia l’occorrente per essere autosufficienti fino al successivo porto e in caso di imprevisti: dall’acqua al cibo e relativa attrezzatura per far da mangiare, fino alla presenza della biancheria da letto e da bagno.

Infine serve sempre ricordare, prima di partire di:

  • verificare le condizioni meteo e continuare a farlo durante la navigazione;
  • ricordare sempre le regole di una corretta navigazione;
  • mantenere attiva la radio in caso sia necessario contattare la Capitaneria di Porto.

Non resta a questo punto che augurare, come si usa tra i navigatori, buon vento!

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