15 cose da fare e vedere a Taranto: dalla città vecchia al mare

Dove si trova Taranto?

Situata nella zona sud-ovest della Puglia e affacciata sul Mar Jonio, Taranto è chiamata la città dei due mari perché il suo golfo è suddiviso in due diverse lagune. C’è il Mar Grande, il mare aperto e industrioso, su cui si affacciano il Borgo Umbertino e i quartieri più recenti. Poi c’è il Mar Piccolo, un’insenatura votata all’economia ittica e alla mitilicoltura. Nel Mar Piccolo troneggia la Città Vecchia, il borgo antico di Taranto. Un’isola a tutti gli effetti, collegata alla terraferma da due ponti: il Ponte di Pietra, viatico verso le zone occidentali, ed il Ponte Girevole, mirabile opera d’ingegneria che collega la Città Vecchia al Borgo Umbertino e che si esprime in un’apertura laterale e non canonicamente verticale per consentire il passaggio delle navi.

Perché Taranto si chiama così?

Una leggenda vedrebbe Taranto fondata da Taras, figlio del Dio Poseidone, ben duemila anni prima. Da questa vicenda potrebbe derivare il nome di Taranto, che in greco antico si scrive Τάρας proprio come il nome del figlio di Poseidone.

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Storia di Taranto in breve: quando è nata?

Il 706 a.c. è l’anno che sancisce la nascita di Taranto. Secondo la storiografia tradizionale, lo spartano Falanto avrebbe fondato la città posizionando i primi insediamenti in una baia della costa meridionale tarantina, in località Saturo, dove sarebbe sbarcato cavalcando un delfino. Nel corso del tempo, Taranto sarebbe diventata una colonia spartana di cruciale importanza per il Mediterraneo, fregiandosi del titolo di Capitale della Magna Grecia, sviluppandosi fortemente in epoca ellenistica. Taranto ha visto alternarsi una sequenza notevole di dominazioni territoriali. Romani, bizantini, saraceni, normanni, aragonesi, borbonici: tante sono state le popolazioni che hanno alzato la propria bandiera su Taranto e ciò ha lasciato forti influenze nella cultura e società locale, trasformando la città in un museo a cielo aperto.

Oggi Taranto sta vivendo un nuovo rinascimento, anche in virtù del complessivo trend di crescita dell’intera regione Puglia. Taranto conquista i visitatori grazie a un bilanciato amalgama tra turismo balneare e culturale. Se il mare e l’archeologia sono storicamente una parte essenziale della vita tarantina, anche la musica sta sviluppando un legame sempre più stretto con la città jonica. Il concerto del 1° maggio a Taranto, il Medimex ed il Cinzella Festival sono tre rassegne musicali di spessore, che hanno visto artisti di fama internazionale come Liam Gallagher, Patti Smith e Nick Cave esibirsi davanti a migliaia di spettatori.

15 cose che devi assolutamente vedere a Taranto

Sei a Taranto e non sai cosa vedere, cosa fare, da dove partire? Questa è la guida che fa per te. Ecco una lista di quindici cose da fare a Taranto.

  • Visitare il MarTa, il Museo Archeologico di Taranto

    Un’istituzione dell’archeologia nazionale. Al MarTa - Museo Archeologico di Taranto - ci sono reperti di fattura inestimabile che raccontano il passato della città, gli usi e costumi degli abitanti della Taranto magnogreca. Esempio lampante sono gli Ori di Taranto come il Diadema, gli Orecchini a Navicella, lo Schiaccianoci e la Teca d’Argento che sono tra i più pregevoli pezzi del museo, ma ogni teca è satura di storia e di bellezza e consente di ripercorrere le tappe segnanti dell’evoluzione tarantina.

    • Passeggiare nella Città Vecchia di Taranto

    La Città Vecchia di Taranto è avvolta da un’atmosfera bohémien, primitiva. Per una rigorosa promenade in Città Vecchia il punto di partenza è via Duomo, l’arteria principale, che coincide simbolicamente con le statuarie Colonne Doriche del Tempio di Poseidone a Taranto. Cosa visitare in Città Vecchia a Taranto? Occorre seguire l’istinto. Camminare, perdersi, svoltare in vicoli stretti, scendere dai gradoni in pietra bianca delle postierle che portano verso l’affaccio sul Mar Piccolo. Stupirsi davanti alle facciate delle innumerevoli chiese come il Santuario della Madonna della Salute, dei Santi Medici o di Sant’Andrea degli Armeni. Osservare scene di quotidianità dei pescatori che issano le nasse sulla banchina. E visitare la Cattedrale di San Cataldo, ovvero il Duomo di Taranto, una delle cose da vedere assolutamente a Taranto!

    • Visitare la Cattedrale di San Cataldo in Città Vecchia

    Il Duomo di Taranto è situato nella zona occidentale della Città Vecchia ed è dedicato al santo patrono di Taranto. San Cataldo è uno scrigno che racchiude opere d’arte di rara bellezza. Chiesa dalla facciata semplice, oltrepassando il portone in legno massello si entra in un ampio spazio fatto di tre navate, una centrale e due laterali. La pavimentazione è adornata da un mosaico del XII secolo che raffigura la leggenda del Volo di Alessandro, ma è nel Cappellone posteriore che si trovano i pezzi forti: marmi policromi ipnotizzanti, le volte affrescate dal pittore Paolo De Matteis e soprattutto una sequenza di statue di Santi scolpite da Giuseppe Sammartino, l’autore del Cristo Velato di Napoli.

    • Visitare il MUDI, il Museo Diocesano di Arte Sacra a Taranto

    Ospitato nella struttura del Seminario Vescovile che gode di una splendida corte interna e di finiture pregevoli, il MUDI di Taranto è un contenitore di centinaia di opere di matrice cristiana che spaziano in un arco temporale tra il VII secolo a.c. sino alle creazioni dei tempi recenti. Tra le svariate esposizioni, menzione d’onore per il Tesoro di San Cataldo, composto da monili e oggetti di oro, argento e pietre preziose, ritrovate direttamente nel sepolcro del Santo

    • Scoprire la Statua dell’Addolorata nella Chiesa di San Domenico

    San Domenico a Taranto, chiesa romanico-gotica terminata nel 1360 e caratterizzata da un bellissimo rosone che ne decora la facciata, custodisce uno dei simboli religiosi più adorati dai tarantini. È la statua della Madonna dell’Addolorata, alla quale è dedicata la processione notturna del giovedì santo pasquale, un momento liturgico di estrema importanza per la comunità jonica. La statua dell’Addolorata si trova nella quarta cappella della chiesa e trasmette tutta la potenza evocativa dell’icona religiosa che rappresenta.

    • Fare il tour guidato del Castello Aragonese

    Il Castello Aragonese a Taranto, anche noto come Castel Sant’Angelo, è una delle icone della città. Fortezza ricavata da una depressione naturale del terreno, è una roccaforte che nei secoli è servita a difendere Taranto. Oggi è di proprietà della Marina Militare, che gestisce un ciclo di visite completamente gratuite per istruire i turisti sulla storia del Castello di Taranto. Un luogo prestigioso e anche narrativo. Infatti Alexandre Dumas, scrittore del Conte di Montecristo, avrebbe tratto ispirazione dal Castello Aragonese per descrivere la prigionia del protagonista Dantès. Ciò sarebbe derivato dal vissuto dello scrittore: suo padre, il generale Thomas Alexandre Davy de la Pailleterie, fu stato incarcerato da Napoleone in persona nelle celle del Castello, dal 1798 al 1800.

    • Scoprire il Museo Spartano - Ipogeo Bellacicco

    Esiste una Taranto di superficie e una Taranto Sotterranea. Visitando gli Ipogei del Palazzo Beaumont si potrà letteralmente camminare sulle fondamenta della storia tarantina. La particolarità dell’Ipogeo Bellacicco è che racchiude in un unico spazio tutta la nomenclatura evolutiva della storia tarantina, abbracciando oltre 2500 anni di storia nell’arco di pochi metri quadrati, partendo dalle radici spartane e approdando alla dominazione aragonese.

    • Fare il bagno alle Isole Cheradi

    Taranto ha un suo piccolo ma prezioso arcipelago, le isole di San Pietro e di San Paolo, note come Isole Cheradi. San Paolo, l’isola più piccola, è un atollo completamente controllato dalla Marina Militare e non visitabile. Raggiungere l’isola di San Pietro a Taranto è invece possibile, usufruendo del servizio di motonavi Adria e Clodia. Sull’Isola di San Pietro c’è uno stabilimento balneare con pinete, aree giochi, servizio ristorazione. Sarà l’occasione per vedere una Taranto insolita, ed è il giusto consiglio se non sapete dove andare al mare a Taranto.

    • Vedere i delfini a Taranto, con la Jonian Dolphin Conservation

    La Jonian Dolphin Conservation è un’associazione che tutela il mare attraverso le gite in catamarano la cui attività principale è solcare le acque del Mar Jonio alla ricerca dei delfini a Taranto, che sin dall’antichità sono alleati del mare che circonda Taranto. Non si tratta di una semplice escursione con intrattenimento, ma di un momento profondamente culturale che insegna a chiunque approdi sui catamarani della JDC che cosa significhi amare e rispettare il mare e i suoi abitanti.

    • Visitare il Convento dei Battendieri a Taranto

    Un luogo immerso nella natura placida della Circummarpiccolo, la strada che costeggia la laguna minore del golfo di Taranto. Una struttura monastica antica, dove i frati cappuccini che la fondarono battevano la lana per tessere gli abiti talari. È l’ex Convento dei Battendieri di Taranto, oggi convertito in hub ricettivo e culturale, dove è possibile passare una giornata all’insegna del relax. Nei pressi del Convento scorre il fiume Cervaro dall’acqua limpida e gelida. Un bagno nel Cervaro, in piena estate, è un’esperienza irrinunciabile per alleviare il calore e gli acciacchi fisici: si dice che le sue acque abbiano proprietà curative.

    • Andare al mare a Taranto

    Non sai dove andare al mare a Taranto? La litoranea tarantina fa parte della più ampia litoranea salentina (lunga 148km) che collega la frazione costiera di Lama (Taranto) con Leuca (Lecce). Il tratto di competenza tarantino è caratterizzato da una costa frastagliata, piena di conche dalle dimensioni diverse tra loro. Il denominatore comune è la bellezza: mare trasparente, sabbia candida. In estate, la Litoranea tarantina diventa una città a sé rispetto al capoluogo. Ristoranti, discoteche, concerti all’aperto, è la stagione estiva in tutto il suo splendore. Per passare una giornata al mare c’è un ampio ventaglio di scelta tra stabilimenti privati e lidi pubblici.

    • Visitare la Cripta del Redentore a Taranto

    Nascosta al confine tra il rione Battisti e il rione Italia, in via Terni, c’è un’opera archeologica di inestimabile valore. La Cripta del Redentore a Taranto, una chiesa ipogea già tomba a camera in epoca romana, collegata con un pozzo d’acqua sorgiva, forma una caverna di 8 metri di diametro decorata da affreschi del XII secolo. Leggenda vuole che nella Cripta del Redentore si sia svolto il primo rito di culto cristiano secondo la liturgia bizantina, ma soprattutto che da qui sia partita l’evangelizzazione cristiana di Taranto ad opera di San Pietro, il quale avrebbe raggiunto la cripta per dissetarsi dal pozzo. Nel momento in cui avrebbe fatto il segno della croce prima di abbeverarsi, una statua di un dio pagano, probabilmente Zeus, sarebbe andata in frantumi.

    • Camminare sul Lungomare di Taranto

    Taranto è la città dai tramonti infuocati con panorami incredibili. La visuale migliore è sicuramente dal Lungomare di Taranto, che si sviluppa seguendo il profilo del Mar Grande, con i bastioni alti e una struttura a terrazzamento che digrada progressivamente verso lo Jonio. Camminando nel tratto pedonale del Lungomare si potrà ammirare la maestosità del Palazzo di Giustizia e della Casa del Fascio. Dal lungomare si può rientrare verso le vie principali del Borgo Umbertino, via d’Aquino e via Di Palma, che sono l’epicentro commerciale e ricettivo di Taranto, piene di negozi e ristoranti.

    • Visitare la Mostra Storico-Artigiana dell’Arsenale della Marina Militare

    Sin dall’unificazione d’Italia, Taranto ha mantenuto una stretta collaborazione con la Marina Militare, che può disporre dell’uso esclusivo di diverse zone urbanistiche. Tra queste c’è l’Arsenale Militare, separato dal resto della città da un alto muro di cinta. All’interno dell’Arsenale ci si può entrare da visitatori, specialmente se si è amanti dell’ingegneria navale: la Mostra Storico-Artigiana è infatti una full-immersion nell’arte marittima della Marina Militare, ricca di cimeli unici come il timone della nave Cristoforo Colombo.

    • Visitare la Concattedrale di Taranto, progettata da Gio Ponti

    Una struttura visionaria, voluta dall’Arcivescovo di Taranto Monsignor Motolese per battezzare le nuove costruzioni che stavano sorgendo nei quartieri circostanti, ed incaricò l’architetto Gio Ponti di progettare questo nuovo luogo di culto. La Concattedrale di Taranto, denominata Gran Madre di Dio, fu inaugurata il 6 dicembre 1970 e l’estetica richiama la cultura marittima della città di Taranto, con la facciata che richiama la vela di un’imbarcazione che si specchia nelle vasche poste frontalmente alla struttura.

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